Notte troppo lunga
per sbattersi la porta
in faccia
e lasciarsi fuori.
Non è fatta per accompagnarsi
ai propri terrori.
E rapace è il suo respiro
pronta com’è a strappare ogni palpito.
Attende l’attimo, il balzo è già pronto
attende il frangente
del mio soliloquio.
Ma io
sono all’erta,
vigile è il cuore
a non parlare con la mia anima
e il suo dolore.
Ed è per questo che
ho rotto gli specchi
per non distrarmi
per non darmi occasioni
in questa notte, troppo lunga
per stare soli
coi propri pensieri
coi propri timori.
Dic21